CUBIArte, Andrea De Simeis


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Andrea De Simeis, "La Battaglia di Hattin" 1/3

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Andrea De Simeis è come un nuovo Omero che traccia, sui solchi del rame, storie antiche parlate in cerchio ancora bevendo tra la luce accesa delle sere del Sud.
E usa, con esperta saggezza, i frutti della natura, in particolare del
ficus carica, per formare e per far muovere la sua carta,carta fatta a mano, impastata dalle sue mani, con segreti ripresi dal Giappone e con colori della sua terra di Puglia. Nella leggerezza del prodotto poi, sopra, con forza, tira e segna fendenti che sanno dei toreri di Picasso o dei sogni drammatici di Goya.Invade la materia cartacea come se fosse un territorio dove bande di soldati vivono la guerra. Quella antica, quella delle Crociate, quella dei signori Feudali. E narra di Saladino in particolare, di quest’uomo leggenda per l’Islam ma personaggio rispettato anche nell’epica cristiana.

Si racconta nella storia, che Riccardo Cuor di Leone , fatto prigioniero da Saladino, fosse colmato di onori e gentilezze in quanto nobile e cavaliere. Si tramanda anche di un famoso gesto di forza richiesto a entrambi .Riccardo spezzò in due , con un colpo di spada, un tronco d’albero; l’arabo replicò con ironia alzando in aria un sottilissimo velo che, ricadendo, restò tagliato in due parti dal filo della scimitarra , tagliente come un rasoio,

La delicatezza di questo racconto fa pensare alla sensibilità di Andrea De Simeis quando si accalora nella sua visione dell’epoca feudale. L’artista sta dalla parte araba, difende questa straordinaria e popolare fama di Saladino riproponendo una lettura originale in particolare della battaglia di Hattin,quando i” Cristiani” furono vinti e dovettero abbandonare Gerusalemme. E lo fa con estrema delicatezza, attento a cogliere nella ricostruzione dei fatti, ciò che maggiormente ricorda l’interiorità dell’uomo e non del soldato.

Ma non esclude il colore della guerra, il nero.

Il suo inchiostro nero è il picador dei piatti della corrida di Picasso del museo di Ceres e di Vallauris. E’ il graffio di Goya dei “ Suenos y mentiras”o il segno della caccia di Rembrandt ne la “Grande caccia ai leoni” del 1634. E’ nero totale, viso della morte o della guerra, guerra urlata da Bertrand de Born, durante le Crociate:…”meglio morto che vivo e sconfitto!”

E nel gesto della battaglia si sente l’urlo dentro del soldato che impegna completa la sua forza per sopravvivere.

Ma dentro lo sguardo della storia passata, ironicamente, con piccoli stratagemmi, riscopre il presente dentro gli stemmi che appartenevano alle nobiltà: De Simeis ritiene più etico oggi chi impugna i loghi contemporanei che timbra dentro la sua carta, per contestare gli errori politici dell’oggi.

Vien voglia di rileggere la storia attuale con la rilettura della storia passata, ma, attraverso le sue incisioni, in modo critico.


Vittorio Mottin

Titolo Cavaliere Rampante
anno 2009
matrice e
dimensioni
rame
400 x 400 mm
supporto e
dmensioni
foglio di carta al ficus carica vergato a mano
500 x 650 mm
tecnica acquaforte, maniera zucchero, acquatinta,
puntasecca
tiratura LXXV esemplari; XI p.d.a
note Premio Giovani per la X Biennale
internazionale di incisione Acqui terme
2011
link X Biennale internazionale di incisione città di
Acqui Terme
Titolo Damasco!
anno 2010
matrice e
dimensioni
rame
300 x 570 mm
supporto e
dmensioni
foglio di carta al ficus carica vergato a mano
550 x 650 mm
tecnica acquaforte, maniera zucchero, acquatinta
tiratura XXXIII esemplari; III p.d.a; I monotipia
note in esposizione presso i Giardini del Duca Carlo
Guarini per 'Cantine Aperte 2010'.
Titolo Turco trapassa due crociati
anno 2009
matrice e
dimensioni
rame
210 x 310 mm
supporto e
dmensioni
foglio di carta paglia vergato a mano
400 x 500 mm
tecnica acquaforte, maniera zucchero, acquatinta
tiratura XI esemplari; III p.d.a.
note in esposizione per la Triennale Européenne de
l’Estampe contemporaine 2010 au Musée
Raymond Lafage de L’Isle sur Tarn - FRANCE;
evento organizzato da Estampadura.
Marzo / Luglio 2010
Titolo Ayubbide su toro
anno 2009
matrice e
dimensioni
rame
250 x 190 mm
supporto e
dmensioni
foglio di carta paglia vergato a mano
300 x 400 mm
tecnica acquaforte, maniera zucchero, acquatinta
tiratura XI esemplari; III p.d.a.
note in esposizione per la Triennale Européenne de
l’Estampe contemporaine 2010 au Musée
Raymond Lafage de L’Isle sur Tarn - FRANCE;
evento organizzato da Estampadura.
Marzo / Luglio 2010


incisioni

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text 'La battaglia ai
Corni di Hattin'

Galleria Associazione Cubiarte, Andrea De Simeis | cubiarte@gmail.com

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