Diario
Fondazione Banca del Monte Domenico Siniscalco Ceci
Foggia, luglio 2012
EŽ in arrivo a Foggia una mostra imperdibile per gli amanti dellŽArte e, in particolare, per gli estimatori del libro dŽarte.
La Fondazione Banca del Monte di Foggia, infatti, ha organizzato un evento eccezionale, dal 9 al 27 luglio prossimi, nella sala espositiva della sua sede in Via Arpi 152. Si chiameraŽ La scrittura e lŽimmagine - Tra arte e poesia: i libri dŽartista italiani del Novecento, lŽesposizione curata da Luigi Paglia.
LŽevento fa parte del ciclo di iniziative legate a TraCarte, la rassegna biennale di opere in carta (celebrata lo scorso anno) che la Fondazione organizza per promuovere e far conoscere la Paper Art. NellŽanno di intervallo, cade lŽorganizzazione di questo importante, nuovo appuntamento, strettamente connesso con le
forme di espressione artistica che impiegano la carta.
In esposizione, ci saranno i lavori di un centinaio di artisti italiani ed esteri, che hanno pubblicato con 49 case editrici italiane.
La mostra nasce dalle ricerche appassionate di Paglia su questa forma dŽarte che si eŽ sviluppata soprattutto a partire dagli anni Ž20 e Ž30 del 900 per proseguire fino ai giorni nostri.
Una ricerca difficile, perché alcuni di questi editori sono scomparsi e non eŽ stato agevole rintracciare le notizie su di loro e le opere da loro edite.
Di solito, si tratta di piccoli editori: molto spesso una singola persona, che produce spinto dalla passione per il libro e per lŽarte, nella quale non di rado si concentrano diverse funzioni: editore, stampatore, incisore e a volte addirittura letterato, unendo le cui competenze vedono la luce straordinari libri dŽarte. PiuŽ frequentemente, peroŽ, le figure che agiscono sono separate: due o tre specialisti che compongono prodotti di altissimo livello.
Gli editori piuŽ importanti sono quelli nati nel periodo degli anni 30, 40 e Ž50: sono stati loro a fare la storia del libro dŽartista, segnando la strada per la proliferazione di altre case editrici nate negli anni piuŽ vicini a noi.
Di solito gli editori fanno questo lavoro senza scopo di lucro, solo per passione: le copie, infatti, non vengono sempre messe in commercio, ma spesso sono donate agli amici o scambiate con altre opere di piccoli editori, stampatori, incisori. Si torna allŽantico: al periodo dellŽarte come dono e non come fonte di guadagno.
Il libro dŽartista eŽ una invenzione del 900: giaŽ nellŽ 800 ci furono casi di abbinamenti di testo ad opere dŽarte ma si trattoŽ solo di casi sporadici. In qualche modo, la nascita del libro dŽartista eŽ derivata da una sollecitazione dei Futuristi che hanno intuito la connessione tra le Arti e il valore della intertestualitaŽ. Ma le loro opere, paradossalmente, non rientrano nel novero dei libri dŽartista: erano, infatti, stampate in serie, in diverse centinaia di copie, mentre la definizione di libro dŽartista implica che nella produzione non intervengano processi meccanizzati. Le opere sono fatte a mano e sono stampate in numero molto limitato di copie: la tiratura media eŽ di 50-60 esemplari.
Anche le carte usate per produrre le opere sono carte di grande pregio: prima di tutto perché occorre un buon supporto per la stampa di incisioni e litografie, poi perché, a volte, si tratta di carte inventate appositamente dalle aziende produttrici proprio per il singolo editore di libri dŽartista.
La presentazione delle opere eŽ diacronica, dando anche conto della storia degli editori rappresentati. Il primo editore che si troveraŽ in mostra eŽ lŽIstituto dŽArte di Urbino che giaŽ negli anni Ž20 pubblicava, anche per motivi di ordine didattico, questo tipo di libri.
Luigi Paglia assieme alla Fondazione Banca del Monte ha ideato ed organizzato una mostra che eŽ la prima del genere a Foggia e in Puglia, ma una delle prime anche nellŽItalia del Sud. La maggiore concentrazione di editori di libri dŽartista, infatti, eŽ nellŽItalia settentrionale, mentre sono piuŽ rari al Sud dove, peroŽ, cŽeŽ da registrare anche la lieta eccezione foggiana della Gema, che negli anni ha edito interessanti e importanti prodotti, con la collaborazione di un editore della provincia di Milano (Severgnini).
Nella galleria della Fondazione Banca del Monte saranno esposti anche pezzi di grande pregio, come una poesia di Montale accompagnata da unŽacquaforte realizzata dallo stesso artista, ma anche unŽopera di Leonardo Sinisgalli, originario di Montemurro di Potenza, un ingegnere che si riveloŽ anche grande poeta grazie alla sua scoperta da parte di Ungaretti, e ottimo disegnatore.
Una mostra davvero eccezionale, insomma, di quelle che lasciano tracce nella storia artistica di una cittaŽ per cui si auspica una importante risposta da parte di Foggia, della Capitanata ma anche delle province e regioni vicine- ma anche nella storia della attivitaŽ di promozione culturale della Fondazione Banca del Monte
di Foggia.
La mostra resteraŽ aperta fino al 27 luglio, dal lunediŽ al venerdiŽ, dalle 9 alle 12 e dalle 18 alle 21.
(dal sito http://www.fondazionebdmfoggia.com)
Fondazione Banca del Monte, Foggia |